08.01.02 - ORDINE DEL GIORNO N. 0261 - concernente la necessità di contrastare le ipotesi parlamentari di revisione normativa della legge 180 che rischiano di rendere più difficile il recupero dei soggetti affetti da disturbi mentali - a firma dei Consiglieri CONFALONIERI. BISCARDINI, MONGUZZI, BONFANTI, BASSOLI, TAM

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Regionale

Richiamata La D.C.R. VII/227 concernente il potenziamento delle attività di sostegno nei confronti dei problemi connessi alle malattie mentali

atteso che la Commissione Affari Sociali della Camera ha avviato, nelle scorse settimane, la discussione su un disegno di legge che, cancellando totalmente l’assetto normativo vigente sulla “salute mentale”, riapre il dibattito sui principi e allontana l’obiettivo di un vincolo per una parte delle risorse finanziarie destinate al comparto socio - sanitario da destinare alla realizzazione e al miglioramento dei servizi di salute mentale;

considerato che nella nostra Regione sono state avviate esperienze importanti per il recupero dei soggetti affetti da disturbi mentali, sulla base di una legislazione di settore estremamente avanzata;

ritenuto che una revisione profonda della legge 180, come quella che pare profilarsi all’orizzonte, faccia fare molti passi indietro in questo campo e soprattutto vanifichi gli sforzi anche di carattere culturale fino ad ora sostenuti per un approccio diverso a problemi affrontati troppo spesso in passato con metodi rivelatisi poi sbagliati e inaccettabili;

ritenuta necessaria un’azione incisiva da parte delle istituzioni per bloccare qualsiasi ipotesi di revisione normativa che vada nella direzione di cancellare le positive esperienze nate a seguito della 180;

impegna la Giunta regionale

1. ad intervenire nelle sedi istituzionali adeguate per esprimere il proprio dissenso verso normative che vadano a rivedere profondamente i principi ispiratori della 180;
2. ad intervenire direttamente affinché le differenze nella qualità e quantità dei servizi di salute mentale presenti in Regione vengano superate anche attraverso il conferimento delle risorse finanziarie necessarie;
3. ad avviare un lavoro di ricerca e di valutazione dello stato attuale dei servizi di salute mentale e dei reali bisogni in questo settore delle popolazioni della Lombardia

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