22.11.00 - MOZIONE URGENTE n. 0064 - concernente la trasformazione dell'impianto di post combustione nel comune di Albano Sant’Alessandro (Bg) in impianto di termo distruzione per rifiuti tossici nocivi - firmata da BISCARDINI, LOCATELLI, CONFALONIERI, LOMBARDI, MARTINA, MONGUZZI, BENIGNI, CIRPIANO, PORCARI, BONFANTI

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Premesso che:

in data 14 2000 la Giunta Regionale con deliberazione n. V111485 ha espresso parere favorevole allo Studio di Impatto ambientale relativo al progetto di “Trasformazione dell’impianto di postcombustione esistente in impianto di termodistruzione per rifiuti tossico nocivi in Comune di Albano Sant’Alessandro”;

Considerato che:

il nuovo impianto è collocato nelle immediate vicinanze di quartieri residenziali, di abitazioni, di una discoteca particolarmente frequentata, nonché dell’area prevista per la realizzazione di un grande centro commerciale, ed è destinato ad aggravare una situazione ambientale già gravemente compromessa da emissioni industriali e da traffico intenso e crescente che interessa la 55. 42;

in particolare, nel territorio dei Comuni di Albano Sant’Alessandro e di San Paolo d’Argon sono insediate, oltre, alla Acs Dobfar, altre aziende chimiche considerate “a rischio di incidente rilevante”;

visto che:

nello Studio di Impatto Ambientale non vengono presi in considerazione gli effetti dei microinquinanti con proprietà cancerogene, mutagene, teratogene, bioaccumulabili con bassissima degradabilità ambientale, tanto più che tali sostanze andrebbero a contaminare — non solo la popolazione — ma anche le colture orticole presenti nei dintorni dell’impianto, entrando cioè direttamente nella catena alimentare, mentre — secondo la legislazione — tali inquinanti devono essere quantificati e analizzati in rapporto ai rischi eco-tossicologici, al loro destino e alle loro conseguenze sulla popolazione, in particolare sui soggetti più sensibili;

lo Studio di Impatto Ambientale, nonostante le precise indicazioni delle normative, non prende in considerazione alcuno scenario alternativo all’incenerimento, né dimostra perché esso sia preferibile ai sistemi di trattamento per la gestione dei reflui attualmente utilizzati dalla ditta stessa, anche attraverso propri impianti, o alle tecnologie brevettate e presenti sul mercato;

la scelta a priori di ricorrere ad un procedimento altamente pericoloso (incenerimento di sostanze, tra cui quelle contenenti i precursori per la sintesi ex — novo di diossine e furani), nonostante le disponibilità di tecnologie alternative, è da considerare inammissibile

ESPRIME

il proprio parere negativo rispetto alla richiesta di riconversione dell’impianto di post-combustione in un impianto termodistruttore presentata dalla ditta Acs Dobfar Spa di Albano Sant’Alessandro;

IMPEGNA LA GIUNTA

a intraprendere tutte le iniziative previste dalla normativa vigente affinché non venga dato seguito alle richieste della ditta Acs-Dobfar di Albano s. Alessandro.


Milano 7 novembre 2000

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