Il Consiglio Regionale della Lombardia Premesso che

le proposte di revisione dei testi scolastici in particolare riferiti alla storia, avanzate nella Regione Lazio, ora anche in Lombardia, dicono di una volontà del Centro-destra trascinato da A.N. di rimettere in discussione il principio democratico, contemplato dalla nostra Costituzione, che riconosce e garantisce la libertà di insegnamento;

la Storia non si scrive o riscrive per compiacere alle maggioranze che governano in Regione, come nel Paese;

un’interpretazione della storia, proposta da liberi insegnanti a liberi studenti, va difesa contro qualsivoglia forma d’ingerenza autoritaria e contro qualsivoglia forma di censura preventiva,

ESPRIME

grande preoccupazione per il carattere antidemocratico di queste iniziative, che il filo della memoria ci ricorda essere il preludio di tragici eventi;
CONSIDERA

inaccettabili le proposte avanzate nel Lazio come in Lombardia tese alla revisione dei testi scolastici

IMPEGNA SE STESSO E GLI ORGANI ISTITUZIONALI DELLA LOMBARDIA

a garantire il principio della libertà di insegnamento, senza alcun condizionamento politico sulle scelte educative e didattiche.

Roberto Biscardini SDI
Gianni Confalonieri PRC
Ezio Locatelli PRC
Mirko Lombardi PRC
Giovanni Martina PRC
Umberto Gay PRC
Carlo Monguzzi Verdi

Milano, 13 novembre 2000.