29.05.03 - INTERROGAZIONE N. 2303 - Concernente la situazione occupazionale della Alstom Power Italia di Milano - a firma dei Consiglieri: DANUVOLA, MARTINA, BISOGNI, BISCARDINI, MONGUZZI.

I sottoscritti consiglieri regionali

Sollecitati dall’odierna manifestazione (29/5,2003) dei lavoratori della Alstom Power Italia dl corso Lodi a Milano che pone l’attenzione sul fatto che in Italia, ed in Lombardia in particolare, vi sono varie società legate al gruppo Alstom che già sono state soggette a ristrutturazioni negli anni passati;
A conoscenza che la società Alstom, con sede a Parigi, è tra i maggiori gruppi industriali mondiali e che essa è impegnata nel campo della produzione di apparecchiature elettriche, progettazione ed installazione di centrali elettriche, locomozione ferroviaria e metropolitana, e nella costruzione di navi da crociera;
Visto che la Alstom sta subendo le conseguenze di sfavorevoli condizioni congiunturali quali il calo dello sviluppo di investimenti nel campo della costruzione di centrali elettriche; i ritardi nella consegna di treni nel Regno Unito ; l’impossibilità di consegnare navi da crociera, a causa del fallimento della società acquirente; la mancanza di presidio del mercato delle turbine a gas; Constatato che
- nel marzo 2003 il comitato esecutivo della casa madre francese ha esposto il suo piano di ristrutturazione industriale e finanziaria consistente nella presentazione delle sofferenze finanziarie causate dai punti sopra esposti ammontanti in circa 1,2 miliardi di Euro;
- che la previsione del ripiano di queste sofferenze avverrà a mezzo di vendite di immobili ed attività industriali per un valore di 3 miliardi di Euro e con la ricapitalizzazione societaria;
- che presso la sede di Piazzale Lodi, a Milano, vi è la Società Alstom Power Italia, l’ultima Società di ingegneria con personale italiano, che possiede le competenze per eseguire la progettazione, la costruzione e l’installazione di centrali elettriche;
- che centinaia di lavoratori altamente specializzati potrebbero essere messi nella condizione di vedere contratta in maniera drastica (nell’arco di un anno) la propria presenza in Azienda;

Interrogano il Presidente della Giunta e l’Assessore competente per conoscere:

1. se vi sia stato, e in quali termini, interessamento e/o coinvolgimento della Giunta sulla crisi aziendale in oggetto;
2. se vi siano progetti aziendali della direzione Alstom Italia per mantenere l’attività attualmente in atto, al fine di trattenere nel nostro Paese attività di ingegneria e garantire i livelli occupazionali del settore (700 dipendenti a MIlano, 200 a Sesto);
3. se esista una proposta denominata «spin off’ (scorporo) che porterebbe circa 200 lavoratori su 300 al di fuori dell’Azienda, costituendo cosi una Società autonoma, totalmente italiana e slegata dal gruppo francese; se detta Società si avvarrebbe dell’apporto di gruppi industriali e bancari che
ne hanno caldeggiato la costituzione e sosterrebbero le relative attività;
4. se si sono effettivamente attivate attenzioni da parte di operatori industriali interessati a rilevare attività impiantistiche;
5. quali iniziative intende assumente nel campo della tutela del lavoro e delle imprese.


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