11.06.03 - MOZIONE URGENTE N. 0489 - Concernente l'impegno della Giunta regionale della Lombardia presso il Ministro della Giustizia perché si intervenga immediatamente per risolvere i gravi problemi sanitari in cui versano le case circondariali di Opera, Monza e San Vittore - A firma dei Consiglieri: MARTINA, CIPRIANI, MONGUZZI, BISCARDINI,PRESO ATTO CHE - nella circolare del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Provveditorato Regionale per la Lombardia, Prot. n. 183711U.O.S.P. del 12 /05/03, a firma del Provveditore regionale Dottor Felice Bocchino, inviata a tutte le Direzioni degli Istituti Penitenziari, avente per oggetto "Misure di razionalizzazione del servizio sanitario nazionale. Assegnazione budget esercizio finanziario 2003 capitolo 1764”, si precisa “la necessità di procedere ad una attenta razionalizzazione della spesa sanitaria che negli ultimi anni ha subito notevoli riduzioni di budget”; - in questa stessa circolare, dopo aver citato la riduzione “rispetto al 2001” del 40% sul budget assegnato agli specialisti” e del “30% sul budget assegnato per la spesa farmaceutica”, sì informano i Direttori delle carceri lombarde che “il finanziamento complessivo assegnato a questo Provveditorato per il corrente anno registra un ulteriore flessione pari al 13% rispetto allo scorso anno” - nella lettera di risposta inviata dal Direttore del carcere di San Vittore (Milano) al Dottor Felice Bocchino,, il Dottor Luigi Pagano, dopo aver sottolineato che "San Vittore è centro clinico”, che “La legge penitenziaria prevede che, art. 11, 60 comma, ‘Il sanitario deve visitare ogni giorno gli ammalati e coloro che ne facciano richiesta...’, che ‘nel corso della permanenza nell’istituto” tali visite devono avvenire “con periodici e frequenti riscontri indipendentemente dalle richieste degli interessati’ (art. 11 comma 5)”, che l’istituto si trova già “in rosso di circa 50.000 euro per la griglia specialistica e di 100.000 euro per i farmaci”, conclude con la seguente affermazione:” . . .ho solo una soluzione: il blocco totale della specialistica e della somministrazione di farmaci. E da subito”. RITENUTO CHE - nella Casa di Reclusione di Opera (Milano). dove è in finzione un Centro Clinico, su 1500 detenuti circa, a detta del personale medico, almeno 700 è portatore di “problematiche serie”; - il deficit accumulato nell’Istituto di Opera per l’anno 2002 è stato di un milione circa di euro, solo relativamente all’acquisto di farmaci; - per l’anno in corso si è già arrivati a sforare il budget farmaceutico di 180.000 euro; - nel Centro Clinico di Opera hanno recentemente trovato alloggio li paraplegici provenienti dall’Istituto di Parma (in ristrutturazione), senza che lo stesso Centro sia in grado di fornire prestazioni adeguate e disporre per essi di un numero sufficiente di carrozzelle; - i medici specialisti non vengono pagati dal luglio 2002, mentre si prospetta la riduzione da 3 a I dei medici di guardia e del 50% dell’orario degli infermieri. - Nella Casa Circondariale di San Vittore ( Milano), dove la popolazione detenuta ammontava al 28 maggio 2003 a 1320 uomini e 126 donne, si è nel 2002 sforato il budget per la spesa sanitaria di un miliardo e mezzo di vecchie lire; - in questo stesso Istituto la spesa cosiddetta specialistica è passata dai 400.000 euro del 2001 ai 48.000 euro attuali; - “mancano medicinali salvavita per i tagli effettuati dallo Stato”, come denunciato in una lettera dal Dottor Antonio Carloni Medico di Guardia al Pronto Soccorso della Casa Circondariale di San Vittore; - mancano “i farmaci retrovirali”, si chiudono “gli ambulatori specialistici” e i ‘laboratori”, parzialmente ‘la radiologia”, si riduce ‘~i1 personale infermieristico da 2 unità per turno ad una sola unità con conseguente riduzione dell’assistenza a’ detenuti (medicazioni non eseguite)” come denunciato in una lettera collettiva firmata dagli “Operatori sanitari di San Vittore”; - non vengono pagate da diversi mesi le spettanze agli infermieri della cooperativa ADIAB, m servizio presso la Casa Circondariale. - Nella casa Circondariale di Monza in cui, alla fine di marzo, la popolazione detenuta assommava a 730 persone, di cui 120 donne ( 3 in stato di gravidanza), il budget per l’acquisto di medicinali e firmaci è stato progressivamente ridotto, secondo il Direttore Dottor Reginaldo IL CONSIGLIO REGIONALE - chiede urgentemente al Ministro della Giustizia Roberto Castelli un intervento immediato affinché la situazione descritta sia al più presto affrontata con misure atte a garantire il diritto alla cura e alla salute della popolazione detenuta della nostra regione, in continuità e coerenza con l’accordo quadro firmato, ai primi di marzo, congiuntamente con il Presidente della Regione Roberto Formigoni. dal titolo “umanizzare le carceri; - impegna la Giunta a garantire attraverso misure eccezionali il ripristino delle attività specialistiche, attivando le proprie strutture sanitarie, oltre che fornire farmaci e medicinali negli istituti in cui la situazione è divenuta ormai |