11.06.03 - MOZIONE N. 0290 - Concernente il riassetto dell'arsenale di Pavia e la relativa ricollocazione dei 270 impiegati civili che lì attualmente lavorano - A firma dei Consiglieri: MARTINA GIORDANO, MONGUZZI, PORCARI, BISCARDINI.
Il Consiglio Regionale della Lombardia Premesso che ha sede nella città dl Pavia uno Stabilimento Militare Materiali del Genio (Arsenale), ove prestano servizio 270 impiegati civili, nel quale si è verificata la quasi totale cessazione delle attività proprie a seguito del processo di riorganizzazione dell’Amministrazione della Difesa avviato dal 1977 a partire dal 1997, si è aperto un processo di confronto fra tutte le parti interessate: Ministero della Difesa, Ministero dell’Interno, Ministero della Funzione Pubblica, Ministero del Tesoro e del Bilancio e della Programmazione Economica, lavoratori e 00. SS. di categoria tale processo è durato quattro anni e ha dato luogo a un’ipotesi di soluzione basata sul trasferimento delle strutture e del patrimonio professionale dei lavoratori al Ministero dell’Interno per compiti di protezione civile la Regione Lombardia non è rimasta estranea a quelle decisioni e le ha condivise, dal momento che ha ritenuto che uno strumento siffatto potesse potenziare le funzioni di protezione del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico della Lombardia e del Nord Italia in data 9 maggio 20011 il Ministero della Difesa emetteva un decreto, di concerto con i Ministri dell’Interno, della Funzione Pubblica, del Tesoro e del Bilancio e della Programmazione Ecànomica, che prevede l’attribuzione dello Stabilimento Militare Materiali del Genio di Pavia e dello Stabilimento Pirotecnico di Capua al Ministero dell’interno per le esigenze della Protezione Civile, ai fini della costituzione di due Centri operativi polifunzionali in zone strategiche del territorio nazionale tale Decreto Ministeriale prevede altresì la determinazione da parte delle amministrazioni interessate della disciplina del trasferimento del personale e di ogni altro aspetto connesso Considerato che in data 8 settembre 2001 è stato emanato un decreto legge di scioglimento dell’Agenzia per la Protezione Civile a seguito ditale decreto di scioglimento, si determinava una situazione dl scarsa chiarezza, nonché di preoccupazione e sfiducia nei lavoratori interessati che lamentano la persistente incertezza della propria condizione, la scarsa considerazione per la propria dignità di lavoratori e da ultimo un certo disorientamento in relazione alle recenti decisioni del Governo sull’assetto organizzativo della Protezione Civile a livello nazionale Constatato che la Giunta Regionale, dopo aver condivisa il piano di riutilizzo delle strutture e del personale dell’Arsenale di Pavia, non ha - ad oggi - espresso alcuna valutazione nel merito del decreto di scioglimento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, accettando così di fatto la rimessa in discussione dell’accordo concretizzatosi con il decreto del 9 maggio 2001 le motivazioni per cui la Regione Lombardia aveva collaborato con gli altri Enti e soggetti e aveva condiviso il piano di riassetto funzionale dell’Arsenale di Pavia, sono tuttora valide, e anzi hanno maggior peso a causa del continuo peggioramento delle condizioni idrogeologiche in cui versa il territorio della Regione
IMPEGNA LA GIUNTA ad aprire un Tavolo di confronto regionale con i lavoratori e le 00. ss.1 il Comune e la Provincia di Pavia, le altre Regioni del Nord Italia, al fine di elaborare un progetto di riassetto funzionale e di riutilizzo del patrimonio strutturale e professionale dell’Arsenale di Pavia, finalizzato a compiti di protezione civile - tenuto conto delle prerogative proprie delle Regioni in materia - nel rispetto dei contenuti e delle linee di intervento del Decreto del Ministero della Difesa del 9 maggio 2001
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