12.03.03.- MOZIONE URGENTE N. 0427 - concernente il ripristino delle tariffe agevolate per le spedizioni in abbonamento postale per le pubblicazioni periodiche delle pubbliche amministrazioni, i gruppi consiliari istituzionali, i partiti politici, le associazioni senza fine di lucro.- a firma dei Consiglieri DANUVOLA, BONFANTI, CIPRIANO, MONGUZZI, BISCARDINI

IL Consiglio regionale della Lombardia

Visto il DPCM n. 294 del 27/11/2002 che dal 17 gennaio 2003 ha ridotto le agevolazioni per le spedizioni in abbonamento postale. E richiamato in particolare che "verranno escluse dall'agevolazioni le seguenti pubblicazioni:
- i quotidiani e periodici che contengono inserzioni pubblicitarie...;"
- i giornali di pubblicità diretti a pubblicizzare prodotti o servizi contraddistinti con il nome o altro "elemento distintivo e diretti prevalentemente ad incentivare l'acquisto...;
- "i giornali di promozione delle vendite di beni o servizi;"
- "i giornali di vendita per corrispondenza;"
- i cataloghi, ovvero le elencazioni di prodotti o servizi anche se contenenti indicazioni sulle "caratteristiche dei medesimi;"
- i giornali non posti in vendita, ovvero distribuiti senza un prezzo effettivo per copia o per abbonamento, ivi compresi quelli a carattere postulatorio, finalizzati all'acquisizione di contributi, offerte, o elargizioni di somme di denaro. Fanno eccezione le pubblicazioni informative delle fondazioni ed associazioni senza fini di lucro aventi scopi religiosi ed i giornali postulatori utilizzati dalle organizzazioni senza fini di lucro e dalle fondazioni religiose esclusivamente per le proprie "finalità di autofinanziamento;" i giornali editi da enti pubblici e da altri organismi, comprese le società riconduci bili allo Stato "ovvero ad altri enti territoriali, o che svolgano una pubblica funzione;"
- i giornali contenenti supporti integrativi... integrando il contenuto di giornali quotidiani o periodici, "sono ad essi funzionalmente connessi (inserti redazionali);"
- i giornali pornografici."
Rilevato in particolare come le pubblicazioni degli enti locali (Regione, Province, Comuni) e dei gruppi politici istituzionali (es. pubblicazioni dei gruppi del Consiglio regionale), e delle associazioni e fondazioni prive di scopo espressamente religioso sono quindi ora passati da una tariffa di Euro 0,06 (L. 116) a copia a Euro 0,31 (L. 600) a copia.
Contabilizzato che per una ipotetica pubblicazione mensile di n. 10.000 copie si è passati da una spesa postale di E 600 (L. 1.200.000) ad un onere di Euro 3.100 (L. 6.000.000), quindi quintuplicate.
Risultando tale onere effettivamente grave, soprattutto se considerato che un periodico viene inviato mediamente 12 volte (se mensile) o 54 volte (se settimanale), con un incremento annuo di decine di migliaia di euro.
Richiamato che le spese di spedizione possono diventare ora:
- "un ostacolo alla libertà di stampa sancita dall'art. 21 della Costituzione;"
- un ostacolo all'applicazione della L. 150/2000 sulla disciplina delle attività di informazione e comunicazione della pubblica amministrazione.

impegna il Presidente e la Giunta regionale

a farsi interprete presso il Governo perché vengano ripristinate tariffe agevolate, e sostenibili,
a) - per le pubblicazioni periodiche delle pubbliche amministrazioni, i gruppi consiliari istituzionali,
b) - per i partiti politici, per le associazioni di volontariato e culturali senza fini di lucro e per le fondazioni, quando le pubblicazioni stesse non attivino la pubblicità

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