20.11.02 - MOZIONE URGENTE N. 0374 - concernente l'anniversario della convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e l'impegno della regione Lombardia perché i bambini e la famiglia ricevano le attenzioni cui hanno diritto - a firma dei Consiglieri: DANUVOLA, BASSOLI SAFFIOTTI, BISCARDINI, BONFANTI, MONGUZZI, LITTA, FATUZZO, CONFALONIERI, DALMASSI
(20 novembre 2002— Anniversario “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”) Il Consiglio regionale della Lombardia CONSAPEVOLE delle contraddizioni che il mondo degli adulti esprime oggi verso l'infanzia, in particolare constatando come a fronte di giuste proclamazioni si riscontrano nella realtà fatti gravi come abbandoni, sfruttamento, manipolazioni nella ricorrenza della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (1989) intende richiamarne alcuni principi: - il pieno e armonioso sviluppo del bambino che deve crescere in un ambiente familiare, in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione (preambolo, artt. 7 e 9); - il diritto dei genitori alla educazione del fanciullo (arrt. 14 e 16); egli deve essere protetto da tutte le forme di discriminazione esistenti anche di quelle nei confronti dei suoi genitori dovute alle condizioni ed alle attività da essi svolte (art.2); - il diritto a non essere separato dai genitori, se non per necessità e sotto riserva di revisione giudiziaria, fatto salvo il diritto di tutte le parti interessate (compreso il bambino) di far conoscere le loro opinioni e di partecipare alle deliberazioni che possono comportare l’allontanamento del bambino da i genitori (art. 9). - la tutela del minore in quanto tale, la sua vita e la sua soggettività (art.6), oltre agli aspetti patrimoniali a lui afferenti (art. 26); che in ogni caso, comprende il diritto al nome e alla registrazione anagrafica (art.7), alla salute e alla riabilitazione (art. 24), all’opinione e all’informazione (artt. 12 e 13); - la responsabilità degli Stati nell’assistere i genitori del fanciullo per quanto riguarda la nutrizione, il vestiario e l’alloggio (art. 27, c. 3); - la tutela del bambino rispetto ai diritti sociali, fra cui la sicurezza e l’istruzione (artt. 28 e 29), senza dimenticare il diritto al gioco (art. 31); - l’informazione al bambino, in rapporto all’età,sull’esercizio dei suoi diritti (art. 5); RICHIAMATO CHE, DOPO LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO (1959)
- l’ONU ha approvato la “Convenzione sui diritti dell’infanzia” del 1989 è stata ratificata dall’Italia con Legge del 27 maggio 1991 n. 176; - il Consiglio d’Europa ha approvato a Strasburgo il 25 gennaio 1996 la Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei bambini, firmata dall’Italia in quella medesima data; VISTI INOLTRE la relazione del Parlamento europeo sul traffico di esseri umani del 1995; il Congresso Mondiale di Stoccolma dell’agosto 1996 sullo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali; la decisione del Consiglio d’Europa del 1998 del Piano d’Azione per la promozione di un uso sicuro di Internet con la disponibilità di promuovere una rete europea di help lines e la sperimentazione di software-filtro per ridurre i pericoli di Internet; la raccomandazione n. 1371 1998/1 dell’assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sui bambini vittime di abuso e di maltrattamento;. le conclusioni del Consiglio Europeo del 16 ottobre 1999 relative alla tratta degli esseri umani al fine di sfruttamento sessuale e alle tecnologie sofisticate al servizio della criminalità ed in particolare alla pornografia infantile su Internet; le conclusioni dell’incontro organizzato dall’UNESCO nel gennaio 1999 intitolato:”Sexual abuse of children, child pomography and paedophilia on the Internet: an intemational challenge”; il parere del Comitato delle Regioni d’Europa n. 2000/C 57/07 del 19 febbraio sul tema: “La cooperazione locale e regionale per proteggere bambini e adolescenti dalla violenza e dall’abbandono nell’Unione Europea; la decisione n. 293/2000/Ce del 24 gennaio del Parlamento europeo e del Consiglio e la conseguente approvazione di un Programma d’Azione comunitario sulle misure preventive intese a combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne; la legge n. 66 del 15 febbraio 1996 di riforma delle norme contro la violenza sessuale che riconosce il reato di violenza sessuale non più come un reato contro l’onore e il buon costume, ma contro la persona; la legge n. 285 del 28 agosto 1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”; la legge n. 269 del 3 agosto 1998 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”; CONSTATATO come occorra una maggior applicazione dei principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989; come sia auspicabile il diffondersi di un nuovo approccio culturale nella classe politica stessa al fine di realizzare leggi in linea con i dettami della Convenzione ONU, delle istituzioni e un ‘attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, particolarmente sulle norme a tutela del minore contro la violenza e lo sfruttamento sessuale; come particolarmente delicato risulti l'uso dei mass-media nei confronti di bambini e adolescenti; impegna il Presidente della Giunta e l’Assessore competente 1. a contribuire affinché ai bambini e agli adolescenti siano assicurate condizioni di vita consone allo sviluppo della propria persona - oltre che a garantire la sicurezza e l’incolumità nei luoghi adibiti ad attività scolastiche- e a promuovere iniziative finalizzate alla difesa e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza da ogni tipo di strumentalizzazione (compresa quella mediatica) e di sfruttamento; 2. ad incrementare le politiche volte al sostegno delle famiglie in difficoltà perché i bambini non vengano separati dai propri genitori, anche relativamente alle politiche immigratorie; e perché, in accordo con le Amministrazioni competenti, vengano garantite le rette semiresidenziali e il pronto intervento; 3. a tutelare il diritto alla salute dei bambini in apposite strutture specializzate, come ad esempio reparti di pediatria; l’uso - già avviato in alcuni ospedali della nostra Regione- della clownterapia; gli interventi di prevenzione e cura di specifiche patologie; gli aspetti igienico-sanitari riferibili all’inquinamento (atmosferico, acustico, elettrosmog, ecc...) e all’educazione alimentare; 4. a sostenere iniziative del territorio e politiche volte alla realizzazione di un ambiente più favorevole alla vita dei bambini e degli adolescenti, soprattutto negli ambiti urbani e metropolitani, dal punto di vista ecologico, ricreativo, sportivo, culturale, musicale, scolastico; 5. ad avviare l’Osservatorio regionale sull’infanzia come previsto dal PSSR e il “tavolo tematico dei minori” in accordo con il “Tavolo permanente del Terzo settore”;
[ Chiudi ]
|