14.11.02 - INTERROGAZIONE URGENTE N. 1166 - concernente la richiesta delle motivazioni del progressivo impoverimento operativo del Centro A. De Gasperis dell'Ospedale Niguarda - a firma dei Consiglieri BASSOLI, BISOGNI, CIPRIANO, TAM, MARTINA, MONGUZZI, BISCARDINI

I sottoscritti Consiglieri Regionali


premesso che


il Centro A. De Gasperis dell’Ospedale Niguarda rappresenta un polo di eccellenza nel quale sono nate e cresciute a partire dagli anni cinquanta la chirurgia toracica, la cardiochirurgia e la chirurgia moderna italiana e nel quale gli standard clinici, culturali e scientifici si sono sempre mantenuti ai massimi livelli tanto da aver ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale;

 dal 1985 ad oggi presso il Centro De Gasperis sono stati eseguiti più di 600 trapianti cardiaci con una sopravvivenza a 10 anni intorno al 70%, molto a di sopra dei risultati del registro internazionale, oltre che numerosi interventi su pazienti che presentavano patologie con alto grado di complessità. Annualmente i pazienti sono 900 con una percentuale del 25% di urgenza o emergenza;

considerato che

 da cinque anni si sta assistendo ad una progressiva riduzione delle risorse investite sul centro, tanto che a fronte di una disponibilità media di 11,2 posti letto in rianimazione nel ‘97 si è passati all’attuale 8,7 di terapia intensiva post operatoria;

 dai primi di settembre camere operatorie di rianimazione sono state trasferite nel vecchio pronto soccorso del Niguarda, riducendo di fatto l’operatività della cardiochirurgia poiché sono disponibili solo due sale operatorie contro le quattro normali;

 si assiste, proprio in questi giorni, alla riduzione di 21 letti di cardiochirurgia per fare posto ad una Unità Operativa di Cardiologia con l’intento di ottimizzare le risorse infermieristiche;


considerato altresì che


 le operazioni di cui sopra porteranno ad una drastica riduzione delle capacità operative del Dipartimento, alla rinuncia delle collaborazioni internazionali, all’impossibilità di rimanere all’avanguardia in campo clinico e scientifico

interrogano la Giunta Regionale e l’Assessore competente per sapere

come mai si sta procedendo ad una riduzione tanto drastica dei posti letto in un Centro di eccellenza che fa fronte a patologie fra le più delicate e complesse tanto da essere riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale.

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