02.10.02 - MOZIONE URGENTE N. 0339 - concernente la garanzia che il Piano Alzheimer venga attuato supportando e incrementando i servizi territoriali e di assistenza domiciliare coerentemente con i progetti "Obiettivo Anziani" e "CRONOS" - a firma dei Consiglieri: BASSOLI, DANUVOLA, CIPRIANO, BENIGNI, PORCARO, BISOGNI, BRAGAGLIO, BISCARDINI, MONGUZZI

I sottoscritti Consiglieri regionali

Premesso che

Il 21 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, che ha tra i suoi obiettivi principali quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una fra le più diffuse patologie legate alla demenza senile tanto che si stima che siano più di 500.000 gli italiani colpiti da questa malattia. Numero destinato ad aumentare in modo esponenziale dal momento che l’incremento delle malattie neurovegetative è strettamente collegato con l’aumento delle aspettative di vita. Sono gli stessi medici a denunciare che, a fronte del grave rischio di una imminente emergenza sanitaria e sociale, la ricerca nel settore risulta ancora scarsa così come risultano inadeguati gli interventi volti ad affrontare un problema tanto grave e complesso.
Per contrastare la crescita del fenomeno nel 2000 il Ministero della Sanità ha avviato il progetto CRONOS che prevede la distribuzione gratuita di due farmaci inibitori su tutto il territorio nazionale e, a tale proposito, ha stanziato dei fondi affinché le Regioni provvedessero al riconoscimento dei destinatari ed al monitoraggio attraverso le unità di valutazione.

In Lombardia, gli ultrasessantacinquenni sono circa 1,5 milioni e secondo stime che risalgono al 1995 - anno in cui è stato approvato il Piano Alzheimer che ha fatto della Regione Lombardia un riferimento per le altre Regioni - si contava che i malati di alzheimer fossero 55.000 con una previsione di raddoppio nei prossimi 20 anni.

Considerato che

- Con il Progetto Obiettivo Anziani 1995/97 la Lombardia, per prima, si è dotata dei Nuclei Alzheimer nelle RSA e negli IDR, che hanno posto in essere un processo di rilevanza storica nella presa in carico delle persone affette da demenza

- Nell’ambito del progetto CRONOS la Regione Lombardia ha istituito ben 70 unità di valutazione per il monitoraggio ed il riconoscimento dei destinatari dei farmaci gratuiti e secondo dati relativi al primo semestre di applicazione (settembre 2000 — giugno 2001), i pazienti lombardi in cura risultavano essere 1615.


Considerato altresì che

- In attuazione alla dgr n. 7435 del 14.12.2001 è in corso di elaborazione il documento che definisce gli standard di personale per l’autorizzazione al funzionamento e l’accieditamento delle RSA e che indica un nuovo sistema di remunerazioni regionale.

- Le associazioni operanti nel settore hanno espresso ufficialmente viva preoccupazione per quanto si sta delineando in sede di elaborazione del documento di cui sopra, ponendo in evidenza l’assenza di continuità con il Piano Alzheimer 1995 e con l’esperienza innovativa avviatasi con l’istituzione dei primi nuclei alzheimer.
Le associazioni hanno inoltre posto l’accento sull’ipotesi di nuova classificazione contributiva che non terrebbe in debito conto della complessità della patologia alzheimer per cui, per fare un esempio, la conservazione della mobilità in un malato colpito dalla malattia rappresenta un ulteriore aggravio assistenziale

Impegnano la Giunta e gli Assessori competenti

- a garantire l’attuazione del Piano Alzheimer la prosecuzione dei percorsi di ricerca, sperimentazione e formazione intrapresi in questi anni, supportando anche con finanziamenti regionali, i servizi esistenti ed elaborando un sistema di contribuzione e di definizione delle fasce assistenziali che tenga conto della complessità della patologia alzheimer, anche alla luce dell’esperienza sin qui condotta dalle strutture preposte e dalle associazioni quotidianamente impegnate sul campo

- a supportare ed incrementare l’opera dei servizi territoriali e l’assistenza domiciliare assicurando personale qualificato, in grado di svolgere un’adeguata opera di prevenzione, informazione ed educazione sanitaria, oltre che fornire un valido sostegno psicologico ai malati e alle famiglie.

Milano, 30 settembre 2002


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