24.09.02 - ORDINE DEL GIORNO N. 0524 - concernente il grave stato ambientale del territorio lombardo e la necessità di interventi appropriati - a firma dei Consiglieri: MONGUZZI, BONFANTI, LOCATELLI, CIPRIANO BISCARDINI

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

A conclusione del dibattito riguardante lo stato dell’ambiente in Lombardia

CONSIDERATO CHE
La Lombardia, pur avendo uno standard di vita elevato, vive una serie di criticità ambientali che non possono essere ulteriormente trascurate ma che necessitano di politiche ambientali adeguate ed efficaci;

ACCERTATO CHE
Le criticità riguardano gli elementi naturali, bene comune di tutti, come acqua, aria, territorio ma anche la qualità dei servizi;

VINCOLA LA GIUNTA REGIONALE A INTERVENIRE IN MODO PRIORITARIO SULLE SEGUENTI CRITICITA’

Aria
I livelli inimmaginabili di inquinamento dell’aria causati da traffico hanno riguardato tutto il territorio regionale e non solo aree definite ”critiche”. Proprio la diffusione dell’inquinamento in tutte le città ha però generato una serie di provvedimenti particolari di interventi antismog, alcuni, come nel caso delle sperimentazioni di targhe alterne, estremamente interessanti.
Occorre sulle fonti inquinanti reimpostare tutta l’azione antismog e per il contenimento del PM1O con politiche che interessino tutto il territorio e nel caso dettaglino interventi specifici nelle aree “critiche”:
 campagna di controllo sulle emissioni di tutte le principali industrie;
 per il riscaldamento, divieto di utilizzo dei combustibili inquinanti, riduzione del ricorso al gasolio, sviluppo della metanizzazione e del teleriscaldamento, sostegno alle fonti rinnovabili;
 adeguamento della delibera regionale riguardante l’emergenza aria, introducendo un sistema preventivo di targhe alterne dopo i primi superamenti delle soglie di attenzione e con l’adozione in tempo reale dei provvedimenti di blocco del traffico.

Energia
In Lombardia sono più di trenta le richieste per costruire centrali di produzione di energia con una concentrazione di impianti in molte Province lombarde, come nel caso di Pavia, Bergamo e Brescia. La delib era “Indirizzi per la politica energetica della Regione Lombardia” n° VII/l0176 approvata il 6 agosto 2002 e il Programma Energetico Regionale della Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, individua elementi di programmazione del fabbisogno energetico e criteri localizzativi degli impianti necessari tanto condivisibili, quanto assolutamente non applicati e quindi inutili.
Per questo occorre:
 approvare un vero e proprio Piano energetico regionale che definisca gli indirizzi e gli obiettivi di politica energetica per la Lombardia e al tempo stesso articoli in dettaglio tempi, costi, priorità e risorse;
 sospendere realmente le autorizzazioni alle richieste di nuove centrali in Lombardia;
 intervenire e fermare i lavori della centrale di Voghera (che ha avviato solo i lavori preliminari di approntamento cantiere) e la centrale di Casei Gerola (nessun inizio lavori) in Provincia di Pavia in quanto limitrofe alla centrale di Sannazzaro dei Burgundi, già in avanzato stato di costruzione;
 per rispettare gli obiettivi di Kyoto, fissare i tetti annuali da qui al 2010 delle emissioni di C02 articolati per settori, civile, industriale, trasporti, produzione di EE, forestazione;
 sviluppare le fonti rinnovabili;

Acqua
 Occorre, anche nella prospettiva di rendere balneabili i più importanti fiumi lombardi, intensificare l’iniziativa impiantistica nel settore della depurazione delle acque a partire dalle realtà più critiche come nel caso della città di Milano, unica grande città europea a non depurare i propri scarichi.
 Inoltre, in linea con quanto deciso a Johannesburg che sancisce l’acqua bene comune inalienabile, I sviluppare un Piano Acqua che preveda il risparmio di questa risorsa senza ricorrere a forme di privatizzazione della stessa.

Rifiuti e Bonifiche
 Autosufficienza regionale e divieto di importazione di rifiuti da altre regioni, sviluppo della Raccolta Differenziata finalizzata al Riciclaggio, massima utilizzazione delle capacità impiantistiche esistenti tesa a limitare al necessario il ricorso ad impianti inquinanti di termoutilizzazione e di discarica, adeguamento della legislazione regionale alle leggi nazionali e alle nuove norme europee;
 Per quanto riguarda le aree inquinate della nostra regione, (una criticità ambientale di difficile valutazione perché interessa lo stato delle prime falde acquifere) occorre costituire il Fondo Bonifiche per avviare un sistema di interventi tesi al ripristino ambientale con positive ripercussioni occupazionali

Territorio e infrastrutture
 All’interno della nuova legge urbanistica “Governo del Territorio” occorre rivedere i parametri di calcolo degli standards urbanistici per garantire uno sviluppo quantitativo e qualitativo degli standards che vada anche oltre i limiti fissati dalla Legge urbanistica vigente così come si dovrà impedire una crescita continua delle aree urbanizzate.
 Occorre ricostruire un quadro di certezze sulle politiche infrastrutturali in armonia con la tutela e la riqualificazione dell’ambiente con l’obiettivo di ridurre il traffico veicolare e contenere l’inquinamento atmosferico.

Parchi e aree verdi
Due gli obiettivi prioritari:
 revisione della legge 86/83, definendo un sistema legislativo più efficace perché capace di ridurre i tempi di attuazione e di dare più ruolo e potere ai sistemi locali;
 attuazione di quanto sottoscritto dall’Accordo di Programma del 2 febbraio 2001 con il Ministero dell’Ambiente, ribadito il 27 febbraio 2002 con particolare riferimento agli interventi straordinari per i Parchi Regionali.

Carlo Monguzzi
Marco Cipriano
Battista Bonfanti
Roberto Biscardini

Milano, 24 settembre 2002


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