07.05.02 - MOZIONE URGENTE N. 0277 - Concernente la necessità che sia definita la riorganizzazione dell’Ospedale di Merate e dei presidi ospedalieri della Provincia di Lecco che nell'attuazione del piano strategico si tenga conto del raccordo con le istituzioni locali - a firma dei Consiglieri CONFALONIERI, BASSOLI, DANUVOLA, BONFANTI, GALLI, BISCARDINI, MONGUZZI, MARTINA.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che

l’Azienda Ospedaliera provinciale di Lecco è articolata principalmente sui due ospedali per acuti di Lecco e di Merate e nel polo riabilitativo de Bellano;

in particolare presso il nuovo ospedale “A. Manzoni” di Lecco si ha necessità di definire l’utilizzo di parte dei posti letto e spazi realizzati, attualmente non utilizzati;

l’azienda ospedaliera ha un rilevante deficit economico, in gran parte dovuto a questa situazione del presidio lecchese;

tale difficoltà sta portando la direzione generale a modificare di fatto il piano strategico triennale dell’azienda (aggiornato nel novembre 2000), in particolare tramite l’ipotesi di chiusura del polo riabilitativo di Bellano (e conseguente trasferimento delle attività presso il presidio di Lecco) e altresì procedendo alla riduzione parziale dell’attività presso l’Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, tramite:

1. l’afferimento e/o aggregazione di funzioni di unità operative con quello di Lecco (vedi la deliberazione n. 541 del 11/4/2002 del D.G. dell’ospedale che aggrega le attività di anatomia patologica di Merate a quello di Lecco);
2. la non istituzione delle unità operative e di anatomia patologica, oncologica medica e medicina fisica riabilitativa;
3. la mancata assunzione o sostituzione per turn-over di nuovi primari e personale (anche questi previsto nel piano strategico triennale vigente);

Ritenuto tali scelte gravi in quanto formalmente non validate da una giustificata modifica del piano strategico triennale ma soprattutto sostanzialmente inique in quanto “scaricano” la soluzione dei problemi economici — gestionali sui due presidi di Bellano e di Merate, che per storia, missione, risorse impiegate rispondono ai bisogni specifici della popolazione (o per particolari patologie come la riabilitazione di Bellano o per vocazione territoriale come è per Merate);

Ricordato altresì il legame storico dei due presidi di Bellano e Merate all’origine dei quali ci sono risorse, donazioni, impegni strettamente legati con il territorio;

Richiamata la reazione dei cittadini e delle amministrazioni locali che in diverse sedi e con diverse modalità si stanno opponendo a tali scelte in parte, al di là delle appartenenze partiUche; ed in particolare i documenti dei Sindaci del 18/9/2001 e del 10/4/2002.
Dato atto che sull’ospedale di Merate sono state avanzate proposte di sperimentazione gestionale, completamente al di fuori di un piano complessivo e soprattutto senza alcun coinvolgimento delle amministrazioni locali (che invece il piano socio — sanitario prevede quali attori di eventuali sperimentazioni);

INVITA LA GIUNTA REGIONALE

1. a disporre affinché il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dia attuazione al piano strategico 1999—2001, attualmente vigente, ed in particolare:

1) vengano mantenute le previsioni di sviluppo dell’Ospedale di Merate esplicitamente previste nel Piano Strategico approvato nel novembre 2000 aprendo i reparti di Oncologia Medica, Anatomia Patologica e Medicina Riabilitativa;
2) vengano nominati i Primari dei reparti oggi scoperti, come in Cardiologia, ed assunti il primario di Rianimazione, i medici ed i paramedici mancanti dagli organici;
3) venga assicurato che, una volta in funzione la piattaforma per l’elisoccorso, non venga declassato il Pronto soccorso e venga comunque rafforzata la rianimazione;
4) venga ridata al Mandic la struttura amministrativa atta a gestire completamente un proprio budget, sia pure dentro il bilancio dell’Azien4ia e secondo gli obbiettivi del Piano Strategico;
5) si conoscano e si discutano annualmente, attraverso i Sindaci i prevehtivi economici e i consuntivi sia del Mandic che dell’intera Azienda;
6) sia inserito nell’aggiornamento del Piano strategico, anche i attuazione al nuovo Piano socio Sanitario regionale, la gestione di nuovi servizi che agevolino l’operato dei Medici di medicina generale, gli interventi di assistenza domiciliare e delle case di riposo per non autosufficienti;
7) i soldi destinati all’Ospedale di Merate vengano utilizzati unicamente per il Mandic;
8) lì San Leopoldo Mandic rimanga una struttura pubblica;

2. ad instaurare un rapporto prioritario con gli organismi di rappresentanza degli enti locali nelle scelte e decisioni riguardanti le problematiche sanitarie, anche istituendo la Conferenza Permanente per la Programmazione Sanitaria e Socio-sanitaria, ai sensi della Legge 2/2002 art. 3 comma 1.


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