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MILANO, FUSIONE ATM-TRENORD. BISCARDINI (PSI): UN APPELLO A PISAPIA E A FASSINO - Venerdi, 27 Settembre 2013
Dichiarazione di Roberto Biscardini Consigliere comunale socialista: “Non si può essere complici della costruzione della macroregione del Nord attraverso la fusione delle aziende di trasporto pubblico. Quello della macroregione è un obiettivo politico della Lega legittimo dal suo punto di vista. Che si può condividere o non condividere. Ma non si può sfasciare il sistema dei trasporti, a partire dall’eccellenza di ATM, per costruire una sedicente macroregione intorno ad un inevitabile carrozzone pubblico. Dagli effetti sicuri. Primo, senza competizione tra aziende ed in situazioni di monopolio i costi complessivi sono destinati ad aumentare. Secondo, ciò porterà a tagliare i servizi, a ridurre l’occupazione e ad aumentare le tariffe. Terzo, un azienda così grande farà prevalere le logiche aziendali e non i bisogni dei cittadini. Così nessun Comune sarà più in grado di programmare e decidere i servizi propri. È bene che si sappia in Europa non esiste da nessuna parte un modello gestionale come quello che si va prospettando. Anche perché non esiste a questa scala alcuna relazione tra le esigenze del trasporto ferroviario e quelle del trasporto urbano. Semmai, se l’obbiettivo è giustamente la maggiore efficienza e la maggiore produttività, la via maestra è l’esatto contrario. Non la fusione fra grandi aziende ma piuttosto la capacità di mettere in competizione più aziende pubbliche e private come avviene nel resto del mondo. Per concludere mi auguro che Pisapia e Fassino capiscano che mettere Milano e Torino, l’ATM e la GTT, nelle mani di TRENORD che oggi vuol dire soprattutto FS, significa mettere i nostri trasporti urbani nelle mani di un’azienda che ogni giorno non dà buona prova nel garantire ai pendolari di tutta la Lombardia l’efficienza dei servizi.”



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