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LOMBARDIA. LA ROSA NON SBOCCIA E SPERA NELLA PRIMAVERA MILANESE - Mercoledi, 12 Aprile 2006
Se son rose fioriranno... ma e´ decisamente al di sotto delle aspettative la prestazione della Rosa nel pugno a queste elezioni politiche del 2006. Il dato nazionale - 2,6 alla Camera e 2,5 al Senato - non si distanzia piu´ di tanto da una situazione sconfortante anche in Lombardia, una delle regioni che, per un´antica tradizione laico-socialista e riformista, piu´ si avvicinava al partito di Emma Bonino, Enrico Boselli, Daniele Capezzone e Marco Pannella. Alla Camera, nelle tre circoscrizioni, la nuova realta´ socialista-radicale arranca: 2,9 per cento in Lombardia 1; 1,9 in Lombardia 2 e 2,1 in Lombardia 3. Al Senato c´e´ un 2,2 per cento che vede Rnp ultimo partito della coalizione di centrosinistra. L´unico dato confortante puo´ sembrare quello di Milano, dove la Rosa arriva a un risicato 3,7 per cento che potrebbe valere qualcosa in vista delle elezioni amministrative del 28 maggio. Alle comunali milanesi, il partito nato dalla fusione di Sdi e Radicali vuole correre con una propria lista in appoggio a Bruno Ferrante.
”Bisogna andare avanti - afferma Roberto Biscardini, candidato al Senato per Rnp -.
Presenteremo il simbolo della Rosa nel pugno alle elezioni milanesi del mese prossimo. A Milano abbiamo ottenuto un risultato molto positivo, quasi il quattro per cento e - conclude - saremo decisivi per la coalizione di centrosinistra”. Ma nella coalizione c´e´ chi caldeggia una nuova lista unitaria in appoggio a Bruno Ferrante. Tra questi, non solo gli esponenti della lista civica: ”Malgrado l´affermazione della Cdl alle politiche sono piu´ che convinto che a Milano possa vincere Bruno Ferrante - sottolinea Roberto Caputo, consigliere provinciale della Margherita -. Serve una proposta politica credibile, che si dovra´ concretizzare in una lista unitaria che non sia solo la sommatoria di Ds e Margherita. Determinante per il successo di Ferrante - conclude Caputo - sara´ il voto riformista e socialista che in queste elezioni ha premiato, tappandosi il naso, ancora Berlusconi”.



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