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CHIESA. SULL’ICI LA BATTAGLIA CONTINUERA’ IN AULA - Venerdi, 28 Ottobre 2005
“L’emendamento approvato ieri che introduce l’esenzione al pagamento dell’Ici per gli stabili di proprietà della Chiesa ormai destinati ad attività commerciali, non ha rimosso i vizi di incostituzionalità che già erano stati discussi in Senato”.
Lo ha dichiarato il Sen. Roberto Biscardini, che ha aggiunto:
“Per questa ragione la battaglia continuerà quando la finanziaria ritornerà in aula.
L’esenzione dal pagamento dell’Ici anche per altre confessioni non risolve il problema di fondo della disuguaglianza rispetto ad altre confessioni e culti per i quali questa norma non è applicabile.
Ma la cosa ancora più grave è che questo emendamento non pone i cittadini sullo stesso piano e disconosce il principio fondamentale previsto dalla nostra Costituzione, secondo il quale tutti i soggetti economici hanno le stesse responsabilità di fronte al fisco.
Non è infatti accettabile che a parità di attività economiche a scopo di lucro, il contributo che arriva allo Stato dai proprietari privati di immobili sia diverso da quello che arriva dalla Chiesa.
Inoltre, la norma votata ieri dalla maggioranza rappresenta un privilegio del tutto ingiustificabile se considera che con questo provvedimento sana retroattivamente il debito che la Chiesa avrebbe già dovuto pagare allo Stato per gli anni passati, in base alla sentenza della Corte di Cassazione.
Con questa norma si fa alla Chiesa un favore per il futuro e si cancellano i debiti che aveva per il passato.
Alla nostra indignazione dovrebbe associarsi di quella di tanti italiani che le tasse le pagano.”



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