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  • 30 giugno 2014 - “Comunicazioni del Sindaco su EXPO2

    “Comunicazioni del Sindaco su EXPO2

    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie consigliere Cormio. Consigliere Biscardini, prego”.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Grazie Presidente. Ringrazio il Sindaco Pisapia per la relazione che ha fatto, avremo modo di leggerla nei prossimi giorni con più attenzione e approfondire i tanti aspetti. Mi limito a tre considerazioni; la prima parte dal fascino che questa (incomprensibile) intorno al tema dell’EXPO, ma anche dall’amarezza rispetto al fatto che questo tema non è ancora diventato patrimonio del Paese, che doveva fare di questo tema una grande opportunità per rendere Milano e l’Italia protagonista nel mondo su una delle battaglie di civiltà più interessanti, che è quella di garantire cibo a chi non ce l’ha.
    Questo tema è stato maltrattato, nello stile italico questo tema è stato piegato alle logiche del denaro che non a quelle degli ideali. Il denaro sembra essere diventato il tema dominante di EXPO, parametro di scelte già realizzate o da prospettare per il futuro, denaro come manifestazione di frugalità.
    Credo che il tempo che abbiamo di fronte potrebbe essere quello del grande sforzo, che io credo che i milanesi abbiano capito, ma che non è penetrato nella consapevolezza del Paese, che non abbiamo fatto EXPO per venire qua a mangiare e divertirci, abbiamo fatto EXPO per essere protagonisti nel mondo intorno a un tema di grande importanza.
    Dal punto di vista della legalità il tema sembra avere suscitato più gli appetiti della casta che non il valore del che cosa significa questo intervento. Forse abbiamo avuto troppo poco tempo per discutere di questo grande progetto e probabilmente abbiamo subito e subiamo ancora il fatto che EXPO nasce in un clima in cui le mediazioni sul come e chi prevalgono sul progetto ideale e sul contenuto ideale delle esposizioni universali.
    Questo mi fa collegare alla seconda questione, cioè al tema della legalità, noi non possiamo assolutamente ammettere, come lei ha già detto, che qualunque procedura speciale possa diventare opportunità per permeare modelli e procedure di illegalità. Qualcuno l’ha detto molto apertamente che pur di fare in fretta bisogna chiudere un occhio, ma noi non possiamo ammettere una logica di questa natura, così come non possiamo ammettere che diventino eccezionali la pubblicazione sul sito dei compensi dei dirigenti di EXPO. Questo è previsto dalla legge da un po’ di anni, non ce lo sta regalando nessuno, lo dobbiamo rivendicare questo dato. Quindi guai a pensare a procedure particolari per arrivare in tempo.
    Sulla questione dirimente se fare o non fare EXPO è chiaro che non c’è partita, tutti siamo per fare EXPO, credo solo Grillo, per una questione prettamente elettorale, si è espresso negativamente, ma non c’è un Paese che è contro EXPO. Ci rimare, quindi, solo la possibilità di farlo al meglio per i mesi che abbiamo di fronte. Concludo quindi sul filo della legalità, del riprendere il tema, perché abbiamo un grande spazio. Lei ne ha parlato molto, sul progetto di ARE EXPO io sono uno di quelli che più ci crede, dentro quell’ordine del giorno c’era la speranza e credo che debba esserci ancora la speranza di vedere in questa un’occasione per discutere del futuro della nostra città, per discutere di EXPO come di una grande opportunità del dopo EXPO. Questa questione è forse la parte più affascinante di un dibattito che ancora può essere aperto, non ritenersi chiuso pur dicendo una cosa che forse ci stiamo dimenticando. C’è un peccato originale, c’è qualcosa che ha pregiudicato quest’esposizione e questa cosa non ricade sulle responsabilità di questa Maggioranza, ma ricade sul fatto che un’altra Maggioranza non andò a prendere aree pubbliche che pur c’erano e da quella vicenda nascono, probabilmente, buona parte delle difficoltà che noi abbiamo incontrato e che ci portiamo dietro”.
    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie consigliere Biscardini.
    omissis

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