Mondoperaio
Associazione Riaprire i Navigli



  • 13 gennaio 2014 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 GENNAIO 2014

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 GENNAIO 2014
    omissis
    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Colgo l’occasione per restituire dignità al Consiglio Comunale ricordando ai consiglieri e alla Giunta che il 2014 è il centenario dell’elezione di Emilio Caldara, primo Sindaco socialista di Milano nel 1914 che è stato ricordato in un bellissimo libro, che si chiama “Il Municipio riformista” per tre cose: prima di tutto un grande coraggio che dovrebbe essere da stimolo al Sindaco Pisapia. La prima: è stato sempre ricordato perché riuscì ad aumentare l’assistenza pubblica ai disoccupati e ai ceti deboli, e mai come in questo momento il problema si pone, tramite la calmierazione dei prezzi che allora, extra legem, riuscì ad applicare nella città di Milano. È ricordato perché avviò le municipalizzate nel 1916, fondò l’azienda dei trasporti, allora si chiamava tranviaria milanese – l’ATM - e non è cosa di poco conto in un momento in cui invece su questo argomento, a cent’anni di distanza, stiamo pensando di sottovalutare le aziende municipalizzate. Terzo punto è stato ricordato per il coraggio di fare le opere pubbliche; fu il fondatore del Politecnico di Milano e della Città degli Studi.
    Allora mi richiamo all’incontro di Maggioranza di sabato e vorrei, al di là della legittima disponibilità della Giunta a convocare e indire referendum per sapere che cosa fare, che la dignità del Consiglio si manifesti anche, visto che siamo stati eletti non per l’indizione di referendum ma per la capacità di scegliere le cose che dobbiamo fare per questa città, non c’è alcun bisogno di essere rivotati di mese in mese, anche perché non mi è piaciuto questo richiamo che solo sull’applicazione delle risorse derivanti da A2A bisogna fare un referendum, ma allora perché non l’abbiamo fatto sulla vendita delle quote di A2A o perché non l’abbiamo fatto della vendita di SEA che forse gli effetti sul Bilancio erano ancora più decisivi.
    Quindi la dignità del Consiglio è la dignità di farci rispettare e la nostra dignità di scegliere liberamente in quanto eletti”.

    torna indietro »