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  • 13 gennaio 2014 - Mozione urgente N.IM/196, a firma del consigliere Cappato ed altri: “Sito ad Martyres – Parcheggio interrato S. Ambrogio”

    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Grazie, Presidente. Non mi appassiona per niente la storia del parcheggio di Sant´Ambrogio, ma mi appassiona moltissimo la vicenda dei parcheggi, perché sulla vicenda dei parcheggi tutti dicono il contrario di tutto.
    Per stare ai fatti, devo prendere atto che questo parcheggio è legittimo, perché se fossi convinto che non è legittimo, dovrei con tutti i mezzi, anche estranei a quest’Aula, lavorare perché il parcheggio non sia realizzato. Io non so se è legittimo o meno, ma prendo atto che l´Amministrazione comunale, nei suoi atti, ha autorizzato un parcheggio sulla base di una documentazione che lo rende legittimo. Altro è dire se mi piace o non mi piace, ma sulla legittimità, prendo atto, per i documenti che ho in mano, per gli strumenti che ho a disposizione, che è legittimo.
    In secondo luogo, voglio ricordare che è vero che i pareri della Soprintendenza possono essere controversi, anzi ci sono dei casi in cui, secondo me, sono particolarmente controversi. Di solito sono particolarmente controversi perché vi è una visione restrittiva della capacità, per esempio, di questo Consiglio comunale o dei milanesi di progettare liberamente il proprio destino, e non vincolare il proprio destino ai fatti solo dell´archeologia, dai romani in giù. I romani ci insegnavano che era un diritto progettare il proprio destino, anche abbattendo e distruggendo il passato nel modo più disastroso possibile. Ed io, nel rispetto dell´ambiente, sono convinto che comunque i cittadini devono avere il diritto di progettare il proprio destino. E la Soprintendenza, spesse volte, non ce lo consente. E se qualche volta ho da criticare la Soprintendenza lo faccio su provvedimenti restrittivi. In questo caso, stranamente, la cosa fu verificata negli anni passati, la Soprintendenza ha detto che questa questione dei resti archeologici, dei resti umani non aveva alcuna rilevanza. Ebbene, io parto da qui, questa è una dichiarazione di anni ed anni fa della Soprintendenza. Adesso non so se a resti umani inesistenti ci stiamo inventando i resti umani, però questa era la dichiarazione della Soprintendenza.
    Sennonché, la mozione, che io non condivido, per la verità contiene una considerazione che contrasta con la realtà dei fatti. Degli studenti del Politecnico – mi auguro che lo facciano in fretta – … visto che si è discusso e si discute di arredo urbano, di qualità dell´ambiente, di paesaggio, di uso della destinazione del suolo pubblico, eccetera, eccetera, ebbene, gli unici interventi di grande qualità urbana che implicano una sistemazione finalizzata ad un uso pubblico significativo del suolo sono gli interventi in cui si sono realizzati parcheggi in sottosuolo. Piaccia o non piaccia, ma ai cittadini milanesi piace la sistemazione di Piazza XXV Aprile, la sistemazione di Largo Alpini, la sistemazione di Piazza Risorgimento, la sistemazione di Piazza Dateo, e potrei andare avanti così. Ci si siedono, ci mangiano i panini, conversano, riposano sulle poche aree di arredo urbano realizzate dai concessionari dei parcheggi interrati di questa città.
    Faccio notare che – forse al consigliere Cappato è sfuggito – nella mozione si invita il Sindaco a dichiarare nulla la convenzione tra il Comune e la società. Questa non è la sistemazione in nome della memoria dei martiri, questa è una mozione che chiede di intervenire ex post su un atto di convenzione di un parcheggio in fase di realizzazione. Si tratta quindi di qualcosa di più della storia e della memoria. Ecco, non vorrei ripartire da qui per rimettere in discussione un parcheggio, su cui magari si possono nutrire dei dubbi, probabilmente non dovevamo farlo, ma non si può a posteriori, forse con un´ossessione, inseguire la vicenda dei parcheggi come qualche volta si inseguono gli stupratori in giro per la città. Grazie”.
    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie, consigliere Biscardini”.

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