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  • 24 settembre 2012 - Intervento ai sensi dell´art. 21 nella seduta consiliare del 24 settembre 2012 sulle dichiarazioni del Sindaco sulle adozioni per le coppie omosessuali.

    Il Vicepresidente Fanzago dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Grazie, Presidente. Due parole a seguito dell´intervento del Consigliere Moioli, una di carattere istituzionale ed una di merito. La prima, di carattere istituzionale è che io sono abituato, come dire, a non sdoppiare le persone. E´ chiaro che, il Sindaco Pisapia quando parla, parla come persona ma, essendo Sindaco, parla anche come Sindaco. Quindi, nel bene e nel male bisogna riconoscere alle sue dichiarazioni l´autorevolezza che ha tutte le volte che lui parla. Non si può, una volta, dire: ha parlato da Sindaco, una volta ha parlato come persona. Quindi, partirei da questa dichiarazione fatta sulle adozioni, anche per le coppie omosessuali, partendo dal fatto che Pisapia ha parlato come Sindaco.
    Io sono, in linea di massima, d´accordo con lui, ritengo che bisogna aprire questo dibattito, non bastano le sue dichiarazioni per creare un grande consenso. E´ giusto che se ne discuta, ma voglio anche essere d´accordo con lui su un principio fondamentale che è alla base della sua dichiarazione ed è quello che ha ispirato molti di noi anche in Senato, alla Camera nella presentazione di progetti di legge che andavano in questa direzione: cioè se noi preferiamo che un bambino rimanga in un orfanotrofio, o se pensiamo che sia meglio comunque che escano dall´orfanotrofio e siano affidati a delle persone.
    Questo ragionamento mi porta a dire che, forse, è un po´ forzato il tema della coppia omosessuale. Perché alcune legislazioni europee, per esempio la Spagna ha risolto il problema senza drammatizzazioni fra eterosessuali o omosessuali, consentendo l´adozione ai single. Che è la cosa che io preferisco, in linea di principio, perché, vuol dire: riconoscere il fatto che tra un orfanotrofio ed un sigle che accetta di adottare un bambino è meglio la seconda soluzione.
    Poi si dice: “ah, ma la genitorialità!” Entro subito nel merito. Quanti bambini oggi vivono con un solo genitore? Per diverse ragioni: una, magari, può perdere il genitore nonostante sia un piccolo bambino; oppure, perché ci sono i divorzi, quindi, un bambino cresce tendenzialmente o con la madre o con il padre o con tutti e due, a seconda dei casi, a seconda di come decide il giudice.
    Allora io volevo fare questa considerazione: il tema aperto dal Sindaco mi sembra molto interessante, se partiamo dal punto di partenza che non sono gli omosessuali, ma sono i bambini. Questo è lo spirito con il quale Pisapia ha parlato: meglio garantire l´adozione dei bambini che lasciarli in un orfanotrofio. Poi sappiamo che le questioni sono complesse, perché nel caso degli affidi ci sono più bambini che famiglie; peraltro, nel caso degli affidi il giudice hanno già deciso, addirittura, di affidare i bambini a coppie omosessuali, senza bisogno di passare dalla legislazione ordinaria, che non c´è; mentre, nel caso delle adozioni, ci sono più famiglie che bambini e questa cosa crea moltissime difficoltà, perché sappiamo quante famiglie vorrebbero adottare un figlio e non riescono, nella pratica ordinaria di questo paese, a farlo.
    L´ultima considerazione. Non voglio dimenticare qui, per senso di giustizia, le coppie eterosessuali. Ci sono coppie eterosessuali non sposate che rivendicano l´adozione, la possibilità di attribuzione di un figlio. Anche queste hanno diritto di poterlo fare anche se non unite in matrimonio”.
    omissis

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