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  • 05 ottobre 2015 - INTERVENTI NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 5 OTTOBRE 2015 - Comunicazione dell´assessore Rozza all´Aula in merito agli arresti di funzionari comunali

    INTERVENTI IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 5 OTTOBRE 2015

    Comunicazione dell´assessore Rozza all´Aula

    omissis
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie consigliere Cappato. Consigliere Biscardini, prego. È l’ultimo intervento.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie Presidente. Anche io ringrazio l’assessore Rozza per la disponibilità ad essere venuta in Aula a riferire e a darci questa documentazione che ci offre l’occasione, come è emerso chiaramente dal dibattito, di parlare un po’ più in generale intorno alle questioni che abbiamo di fronte, e certamente non possiamo entrare nel merito né spetta a noi entrare nel merito delle vicende specifiche. Io inizio col dire che credo, come hanno sottolineato altri Consiglieri, nell’assoluto buon lavoro dei nostri dipendenti comunali e nell’onestà dei nostri dipendenti comunali, perché guai se non avessi questa disponibilità, questa attenzione e questa predisposizione a dare fiducia a chi lavora per la città e lavora per la nostra comunità. C’è un punto però che riguarda il fatto che comunque, nonostante questa mia considerazione, avvengono dei fatti come quelli che sono accaduti. Il problema non è ex post, perché purtroppo sull’ex post interviene la magistratura, ma è su ex ante che forse si può tentare di capire cosa fare e come comportarci. Io credo che i temi sui quali abbiamo discusso ruotino intorno alla questione della trasparenza, ma cos’è la trasparenza? Io credo che democraticamente la trasparenza sia la possibilità per chiunque, persino qualunque cittadino, di potere entrare in comunicazione con gli atti della pubblica amministrazione, cioè è la capacità che un cittadino ha di riscontrare non solo nella politica e non solo negli Assessori, che spesse volte sentono questa responsabilità, ma anche nella pubblica amministrazione, nei suoi dirigenti e nei suoi funzionari quello spirito pubblico che dovrebbe sentire tutti impegnati a dare perlomeno l’informazione di quel che fanno. Io su questo punto invece sono molto critico. Noi riceviamo come Consiglieri comunali molte segnalazioni di cittadini che ci dicono che hanno cercato di capire cosa sta succedendo in un punto, in una pratica, in un progetto o in un Assessorato, ma non sono riusciti a ottenere informazioni, noi rivolgiamo la stessa informazione ai nostri dirigenti e ai nostri funzionari e anche noi non riusciamo a ottenere informazioni. Devo dire che la stampa è privilegiata, perché, come abbiamo visto prima, ormai la stampa è diventata servizio sociale, oltre che servizio pubblico, quindi tutti i giorni dalle pagine dei giornali vediamo che progetti, ma non solo di urbanistica, ma sociali, culturali e progetti in genere, sono conosciuti prima dalla stampa che non da noi. Io credo che noi dovremmo, e questo lo rivolgo soprattutto agli Assessori, cercare di invitare gli Assessori a far sì che i loro uffici siano trasparenti per definizione, che non si debba passare da loro per ottenere da uffici la risposta. In nome della legge Bassanini c’è una separazione di responsabilità e una separazione di competenze che dovrebbe accelerare nel percorso informativo, ma soprattutto la trasparenza è un connotato culturale. Io avevo un grande funzionario quando ero in Regione Lombardia che mi diceva che la capacità della pubblica amministrazione di funzionare è misurare il fatto che un dirigente dedichi almeno il 50 per cento del proprio tempo all’esterno, a dedicarsi al fuori invece che non al mantenere in vita la propria macchina interna, cioè la predisposizione a lavorare per il cittadino, per il fuori, a rispondere alle questioni che sono fuori dalla macchina comunale. Il più delle volte ho posto il problema dell’organizzazione della macchina comunale e credo, e l’ho detto più volte, che forse noi abbiamo ancora troppi dirigenti, troppi funzionari, abbiamo anche noi nominato molti funzionari esterni e questi funzionari spesse volte sono diventati il muro, e non la superficie permeabile del processo informativo della pubblica amministrazione rispetto al cittadino, rispetto alle informazioni che noi dovremmo avere. Lo dico così: se facciamo fatica noi Consiglieri a essere informati, se non ex post, figuriamoci come fanno i cittadini singoli a essere informati. La trasparenza è atteggiamento culturale e predisposizione a rendere chiaro ciò che si fa atto dopo atto, perché non ci dovrebbero essere segreti per nessuno.
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie consigliere Biscardini.
    Omissis

    N/234 - Approvazione del “Milan Urban Food Policy Pact”, il Patto Internazionale sulle politiche alimentari urbane e delle “Linee di indirizzo della Food Policy di Milano 2015-2020”, il piano d’azione per il miglioramento del Sistema alimentare locale.
    Emendamento 8 bis

    PRESIDENTE RIZZO: Grazie consigliere Cappato. Consigliere Biscardini vuole aggiungere qualcosa? Prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie Presidente.
    Il consigliere Cappato sia nella illustrazione dell’emendamento, che adesso, si è dilungato sulle ragioni di questo emendamento, però siccome aveva un tono per la verità un po’ ilare, non vorrei che fosse interpretato come ilare l’emendamento e quindi credo che abbiamo presentato un emendamento di assoluta serietà, stiamo discutendo della politica, del cibo in un documento che riguarda Milano, credo che sia assolutamente normale parlare in italiano, quindi confermo il senso di quell’emendamento.
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie. Non credo che questo diventi un terreno di schieramento politico, per cui posso mettere in votazione.
    omissis

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