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  • 28 settembre 2015 - INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 settembre 2015

    Omissis
    N/226 – DELIBERA DI INIZIATIVA CONSILIARE AVENTE AD OGGETTO: MODIFICA DEL TITOLO VII – “DECENTRAMENTO” – ARTICOLI DA 92 A 100 – E ARTICOLO XIV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI DELLO STATUTO DEL COMUNE DI MILANO.
    Emendamento N/6
    PRESIDENTE RIZZO: La parola al consigliere Biscardini, prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Comunque ho preso la parola per consentire al consigliere Forte di fare un subemendamento all’emendamento Calise e proporre quanto ha proposto un attimo fa perché credo che lei abbia perfettamente ragione, caro Consigliere Forte.
    Alla prova dei fatti, visto che si è voluto mantenere dei Consigli municipali ristretti e quando ho detto che lo fate solo per una ragione di soldi e non per una ragione di democrazia, mi è stato detto di no, quindi non è stato fatto per una ragione di soldi, il fatto che siano pochi Consiglieri che adesso sono volontari, sembra che possano fare i Consiglieri anche senza prendere alcuni emolumenti. Non so se vuole cimentarsi nel subemendamento.
    Il tema dell’emendamento Calise è sbagliato, lo spirito lo capisco, ma il tetto massimo è troppo generico, nel senso che non ci dà garanzia che lo spirito per cui è stato scritto, cioè che il tetto massimo sia un tetto basso, nessuno ci dice che il tetto massimo sia un tento alto. Ai posteri ardua sentenza.
    Arriva un Consiglio comunale che sbraga, come qualche volta sbraghiamo anche noi, e nello sbragamento generale il tetto massimo sale e sale senza alcuna possibilità di controllo.
    Sono convinto che ha sbagliato un´altra cosa che contrariamente a quanto sembra di aver capito il consigliere Cappato, dà questa potestà al Consiglio comunale e non ai Consigli municipali, dà la stessa potestà dello stabilire il quantum, anche la stessa potestà a questo Consiglio comunale e non al Consiglio municipale, di stabilire il tetto. Non abbiamo approfondito quest’aspetto, però è giusto che ci sia un’uniformità di emolumenti su tutto il territorio comunale, però in qualche modo questo va contro la mia convinzione che le Municipalità sono forti ed autorevoli e dovrebbero loro decidere sia gli emolumenti sia i tetti massimi. Se l’obiettivo è quello di andare verso la costituzione di Municipalità forti che dipendano il meno possibile da questo Consiglio comunale, teoricamente è come se il Parlamento decidesse i nostri emolumenti, spero che ci ribelleremo.

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