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  • 24 settembre 2015 - INTERVENTI NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 SETTEMBRE 2015

    Omissis

    ORDINE DEI LAVORI
    PRESIDENTE RIZZO: La parola al Consigliere Biscardini. Prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Intervengo sull’ordine dei lavori. É senz’altro apprezzabile l’intervento del vicesindaco Balzani, però credo che siamo in un’oggettiva empasse anche perché la volta scorsa, per esempio nel mio caso, era presente l’assessore Maran addirittura con una risposta scritta, quindi il fatto che lui sia assente oggi è solo per negligenza e non perché non sia in grado di dare delle risposte. Era pronto addirittura la settimana scorsa. Siccome siamo di fronte alla negligenza degli Assessori, non sono d’accordo con la proposta fatta dai consiglieri Bertolè e Cappato. Io dico che o si fa una riunione dove ci siano il Presidente ei Capigruppo e si decide come si prosegue, oppure stiamo fino alle 17:30 e dichiariamo che il Consiglio non ha potuto proseguire e svolgere i suoi lavori per l’assenza degli Assessori. Non c’è alternativa. Io non sono disposto a continuare su un altro punto all’ordine del giorno che non sia quello previsto dall’Ufficio di Presidenza. O arrivano gli Assessori o si fa vacanza per un’ora per assenza degli Assessori in Aula oggi.
    N/226 – DELIBERA DI INIZIATIVA CONSILIARE AVENTE AD OGGETTO: MODIFICA DEL TITOLO VII – “DECENTRAMENTO” – ARTICOLI DA 92 A 100 – E ARTICOLO XIV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI DELLO STATUTO DEL COMUNE DI MILANO.
    Emendamento N/39
    PRESIDENTE RIZZO: La parola al Consigliere Biscardini. Prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente.
    Non ho molto da aggiungere all’intervento fatto poco fa dalla consigliera Sonego, perché ha posto la questione di fondo del perché stiamo discutendo di questi numeri. Stiamo discutendo di questi numeri perché c’è una parte della cultura politica, io credo anche della democrazia, che non accetta la logica che la democrazia si esprima meglio con numeri rappresentanti dei cittadini, tutto qua, semplicemente tutto qua!
    Noi è da anni e anni, almeno da venti anni, che abbiamo gabellato il tema dei costi per ridurre gli spazi della democrazia e abbiamo, consigliere Barberis mi riferivo a lei che è giovane, ricordando che da venti anni tutti coloro che hanno parlato di una necessità di ridurre i costi della democrazia, hanno usato questa formula per ridurre non i costi, ma la democrazia.
    Noi stiamo discutendo di questa questione dei numeri, perché ci sono esempi anche in Occidente, da noi, vicini, in Europa, in cui nessuno si è sognato di pensare che il rafforzamento della democrazia passasse attraverso la riduzione dei suoi rappresentanti.
    Lo stiamo facendo noi, lo abbiamo fatto noi, Barberis prima mi ricordava ah ma vuoi proporre un numero superiore ai Consiglieri della Città Metropolitana? Devo dire sì, perché per come funziona la Città Metropolitana praticamente morta, è forse anche praticamente morta, perché ha ventiquattro stupidi Consiglieri Metropolitani.
    Vi faccio degli esempi, abbiamo ridotto il Consiglio Comunale di Milano a quarantotto, quarantanove con il Sindaco, Parigi ne ha 163 è una schifezza? È gestito male? Dobbiamo dire siete dei mascalzoni? State buttando via il denaro europeo, se non il vostro denaro francese? Non ce lo sogneremo mai di aprire un conflitto con la democrazia francese per ridurre il numero dei Consiglieri Comunali di Parigi.
    Bordeaux che ha 200.000 abitanti, ha sessantuno Consiglieri Comunali, dice la Francia, alla grandeur francese butta via il denaro, allora sono andato a prendere un piccolo esempio, Monaco di Baviera, ha praticamente gli stessi abitanti di Milano e ha ottanta Consiglieri Comunali.
    Il dibattito che stiamo facendo oggi per me è l’avvio di un dibattito che non riguarda solo le Municipalità di Milano, ma se questo Consiglio ha la voglia di invertire una tendenza che è stata quella di tutte le forze politiche per la verità negli ultimi venti anni, di ritenere che la riduzione del numero dei Consiglieri, cioè dei rappresentanti dei cittadini, fosse di per se un fatto positivo, non è successa in nessun altra parte del mondo e noi siamo come dire portati in casa noi e siamo noi i responsabili di questa vicenda.
    Dal punto di vista delle Municipalità posso farvi un sacco di numeri, dirvi un sacco di numeri, l’esempio più chiaro lo ha fatto la consigliere Sonego rapportando il tema alla legge dei Comuni, perché se vogliamo fare delle Municipalità, è giusto rapportarsi alla legge dei Comuni, ma vogliamo anche qui tirare un caso francese? Lo avevo citato l’ultima volta, i Consigli Municipali di Parigi, le loro arrondissement, ruotano tra un minimo di sedici Consiglieri ad un massimo di cinquantuno e quello che ha cinquantuno ha una arrondissement intorno a 200.000 abitanti e dove sono questi 200.000 abitanti? Ritorno su questo argomento, i 200. 000 abitanti sono tendenzialmente nei quartieri naturalmente più periferici, non nel Marais o nella zona centrale di Parigi e il fatto che i Consigli più periferici, le Municipalità più periferiche hanno il maggior numero di rappresentanti, è il segno di una democrazia matura, non immatura, è il segno del fatto che là dove ci sono persino le pensioni sociali maggiori, non si decide in pochi, ma si decide in tanti e si portando dentro, nelle istituzioni, il maggior numero di rappresentanti vorrei dire possibili.
    Ecco, perché io ho presentato un certo numero di subemendamenti e poi certamente qualcuno lo dovrò ritirare, partendo da quello che avevo firmato con la consigliera Sonego che partiva da trentanove, perché si avvicina a quell’equilibrio francese tra il sedici e il cinquantuno e poi vediamo come succede, però quello che mi interessa discutere qua è sul tema della Ragioneria, è già intervenuto De Corato.
    Quello che voglio discutere qua, è che non illudetevi che la riduzione dei rappresentanti sia di per se un vantaggio, arriverà il giorno che invertiamo questa tendenza o no?
    Siamo il Comune di Milano, invertiamo questa pericolosa tendenza che attraversa tutto il Paese.
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie consigliere Biscardini.
    All’emendamento numero 39 sono stati proposti cinque subemendamenti, che hanno però questa caratteristica, tre sono del consigliere Biscardini e il nostro Regolamento prevede che ogni Consigliere ne possa presentare uno, per cui deve lei comunicarmi quale ritiene, se me lo comunica subito, prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Mi scusi Presidente, se magari sto facendo una richiesta non usuale, ma non conoscendo i subemendamenti degli altri, non so quali ritirare dei miei.
    PRESIDENTE RIZZO: Li abbiamo distribuiti.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie.
    Siccome immagino che sia tutto sul numero, trentanove, trentacinque, trentatre e trentasei, quindi io tengo il trentanove e tolgo gli altri due, tolgo quello che propone il numero trentanove.
    Omissis

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