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  • 02 luglio 2015 - INTERVENTI NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 2 LUGLIO 2015 - Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2015-2017.

    INTERVENTI IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 2 LUGLIO 2015

    omissis

    N/217 - Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2015-2017.

    Ordine dei lavori

    PRESIDENTE RIZZO: Vorrei che formalizzasse la richiesta perché io, per esempio, la riunione formale dei Capigruppo la faccio per fare i compiti della Conferenza dei Capigruppo altrimenti non la faccio. Questa è un’altra cosa. Tanto è vero che non vorrò partecipare a questa riunione perché è una riunione dei gruppi, poi il Consiglio decide liberamente, io come Presidente del Consiglio non partecipo ad una riunione da Presidente del Consiglio, non ci partecipo, non è la Conferenza dei Capigruppo.
    Se si vuole convocare la Conferenza dei Capigruppo va benissimo, non ho problemi, per me va altrettanto bene che venga chiesta la sospensione.
    Vorrei che capissimo che è esattamente il contrario in questo caso, perché se faccio la Conferenza dei Capigruppo devo fare la riunione in cui si discute unicamente delle competenze della Conferenza dei Capigruppo, non altro, che è una cosa diversa. Altrimenti legittimerei la surrogazione dei poteri del Consiglio all’interno della Conferenza dei Capigruppo, cosa che non intendo fare, per quanto mi riguarda, poi vediamo.
    Consigliere Biscardini, prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Vorrei fare una proposta molto semplice.
    Accolgo la richiesta fatta dal consigliere Bertolè nella dimensione in cui è una normale sospensione del Consiglio comunale.
    omissis

    ordine dei lavori

    PRESIDENTE RIZZO: Consigliere Biscardini, prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Mi sembra che la discussione sia assolutamente interessante nel senso che riporta all’Aula una parte consistente di una discussione avvenuta nel dicembre scorso, alla quale avevo partecipato e che partiva, lo voglio ricordare a tutti, da un’esigenza che non era solo di finalizzare le opere da realizzare attraverso i fondi della vendita di A2A, ma di finalizzarle in modo significativo cioè che non fosse un elenco della serva la destinazione delle risorse che venivano finanziate con la vendita di A2A.
    C’è stato un dibattito forte su questa questione, cioè si vende una società, i milanesi si ricordino che quella grande opera, quel grande intervento è frutto di quella vendita. Questo è il punto che a me interessa. Riportare, come dice il consigliere Lepore e il consigliere De Corato, in sede di Consiglio, una decisione presa con la votazione di un ordine del giorno nel dicembre dello scorso anno, mi sembra giusto, interessante, in fondo è un’applicazione di una decisione che ci appartiene come Consiglieri. Bisogna trovare le formule perché nell’ambito di una discussione in corso del bilancio, questa questione che viene posta, che a me sembra del tutto naturale e legittima, anzi, riporta tutto il Consiglio ad una discussione di merito, sul fatto che quando si vendono delle azioni di una società partecipata non si vende per fare cassa, ma si vende per destinarle ad opere di carattere importante per la collettività, la discussione ci sia, quindi, mi sembra difficile che si possa non cogliere, anche come positiva, questa discussione, che non ci dovrebbe però vedere combattere – a questo punto sarei assolutamente contrario, lo dico in anticipo – tra una stupidaggine da una parte e una stupidaggine dall’altra, tra un marciapiede di casa propria e un asilo nido di casa propria, non era quello il punto di partenza della discussione dello scorso dicembre.
    omissis

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