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  • 12 gennaio 2015 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 GENNAIO 2015 - Collaborazione dell´Occidente con il mondo musulmano contro l´estremismo. Si alla moschea.

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 GENNAIO 2015
    omissis
    PRESIDENTE RIZZO: La parola al consigliere Biscardini.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Intervengo perché non cada del tutto nel vuoto l´intervento fatto poc´anzi dal consigliere Forte che ha tentato in qualche modo, e ciò ci fa piacere, di affermare il fatto che le sue parole in questi mesi e in queste settimane non potevano essere confuse con coloro che assimilano il terrorismo all´Islam. Per la verità anche nel suo dire, oggi, poi non c´è riuscito proprio del tutto a non apparire come colui che non vuole fare la parte di chi distingue nettamente il terrorismo dall´Islam.
    Su questa questione voglio dire due cose molto semplici. Primo: non si tratta di aprire adesso un dibattito, ma c´è una grande questione internazionale, c´è un problema di politica internazionale che dovrebbe vedere tutti i Paesi del mondo animati dai valori di libertà e di democrazia interessarsi di più di quello che avviene nel mondo arabo, cercando probabilmente di fare delle politiche che ancora non abbiamo fatto e men che meno ha fatto l´Europa, al di là della retorica della manifestazione di ieri di Parigi, dove sembrava esserci un´Europa che sostanzialmente invece non c´è su questa materia, che lavori a fianco di quel mondo arabo più disposto a ragionare con l´Occidente, più disposto a separare le responsabilità politiche dalle responsabilità criminali che pure nascono e sono nate come forme estremiste in Paesi a matrice musulmana.
    Seconda questione: prima o poi sarebbe interessante che io, Forte o un altro, quando ci saranno e ci dovessero essere eccidi drammatici di musulmani per responsabilità di mani musulmane, si abbia il coraggio di andare in piazza per stare dalla parte dei musulmani uccisi, lo dico con molta chiarezza. Figuriamoci se non abbiamo partecipato con sincerità alla manifestazione di oggi, però non c´è nel mondo Occidentale una grande sensibilità nei confronti dei morti di altre religioni o di altri Paesi. Prima o poi, visto che siamo civili, democratici, liberi, avanti, occidentali, dovremo essere in grado di andare in piazza anche per esprimere solidarietà a quel mondo musulmano che è sotto il fuoco del terrorismo musulmano.
    Terza cosa: la moschea a Milano qua proprio non c´entra niente. Io vorrei ricordare al consigliere Forte che la comunità musulmana di Milano non è nata ieri e non è nata in occasione delle uccisioni di Parigi, dei diciassette morti di Parigi, è lì da anni, anni e anni e forse non è solo oggi che dobbiamo preoccuparcene, anzi, il fatto che ce se ne preoccupa oggi lascia qualche dubbio e qualche perplessità. Non so se Forte sa che quella maledetta comunità musulmana che rivendica da anni un luogo di culto più adeguato e più civile ha dei costanti rapporti con l´Amministrazione comunale, forse li aveva anche prima e paga una tassa di occupazione di suolo pubblico sulle aree del Palasharp. Sanno, Forte e gli altri consiglieri, che questa comunità ha le sue regole ed è benissimo controllata? Posso dire che probabilmente fa più di Forte della lotta contro il terrorismo musulmano di quanto non facciamo noi perché ha dei rapporti con le Forze dell´ordine, con il Ministero dell´interno, con la Polizia. Tutto è molto più chiaro di quell´alone di cosa confusa che si lascia interpretare in questi giorni. Quindi, proprio perché dobbiamo dividere la questione terroristica, la questione politica e la questione religiosa, io inviterei a non scoprire che a Milano esiste una comunità musulmana. Questa comunità musulmana esiste da anni, non la scopriamo oggi, non la dobbiamo scoprire perché ci sono stati i morti di Parigi, e dobbiamo affrontarla sul terreno delle questioni normali. Poi io credo, così come avviene in tutti i paesi dell´Occidente e le grandi capitali europee che hanno fior fior di moschee, numerose moschee – si parla dell´America e degli Stati Uniti, sappiamo che negli Stati Uniti d´America si può aprire una moschea come si apre un supermercato, nessuno si scandalizza, proprio in America – che dobbiamo decidere da che parte stare e che comportamento avere di fronte ad una questione di questa natura che per me è assolutamente normale, cioè il rispetto della libertà di culto e della libertà di espressione religiosa.
    omissis

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