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  • 18 dicembre 2014 - INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2014 - “CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE ISTANZE PRESENTATE IN OCCASIONE DEL BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI LUOGHI DI CULTO”.

    INTERVENTO IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 18 DICEMBRE 2014
    Omissis

    O.D.G. CONSIGLIERE FORTE ED ALTRI, AVENTE AD OGGETTO: “CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE ISTANZE PRESENTATE IN OCCASIONE DEL BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI LUOGHI DI CULTO”.

    PRESIDENTE RIZZO: Grazie. La parola al consigliere Biscardini. Prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: No, ce la faccio ad essere in dissenso da De Corato e…
    Un piccolo intervento perché io sono già intervenuto la volta scorsa, anzi forse il mio intervento aveva in qualche modo creato positivamente la condizione di una riflessione. Avevo riconosciuto a Forte l´onestà intellettuale di aver fatto un ordine del giorno che io non condividevo nel modo più assoluto, e che non condivido neanche oggi, e avevo ricordato che la mia storia fa sì che, almeno dal 1983, ma forse anche prima, mi ero dedicato al tema della libertà di religione a Milano e a livello nazionale. E proprio con il Sindaco Giuliano Pisapia, allora, a Milano, nella sala della Provincia, organizzammo un convegno su questo argomento. Ricordavo l´altra volta che nel 1983 non c’era l’emergenza islamica, ma c´era il tema della libertà di religione.
    Mi scuso se prenderò qualche minuto in più, ma non posso essere in dissenso senza motivare. Io rimango del parere che questo ordine del giorno sia sbagliato: fare della religione islamica un fatto eccezionale e un caso particolare è di per sé un fatto discriminatorio, quindi è un fatto anticostituzionale. Tutti i riferimenti che sono in premessa li avevo già contestati la volta scorsa, il riferimento alle leggi del ’29, il riferimento alla Carta dei valori scritta, ed oggi neanche più rintracciabile, per affrontare il problema dell’immigrazione non della questione religiosa, il Comitato Islamico non è un riferimento, e addirittura la legge del ’29 più volte è stata contestata dalla Corte Costituzionale, che ha richiamato il Parlamento perché intervenisse sull´argomento.
    Ma il dispositivo non risolve, ancorché modificato, il problema posto la volta scorsa. Io credo, cioè, che sia assolutamente sbagliato andare oltre quel faticoso lavoro che la Giunta di Milano ha fatto, e per la verità ci ha impiegato tre anni e mezzo, che era quello di ancorare il rapporto, sia per quanto riguarda eventuali concessioni di aree, sia per quanto riguarda le relazioni di carattere istituzionale con le comunità religiose, al fatto che avessero sottoscritto l´albo e siano nell´albo. L´unico punto di riferimento del bando è partecipare al bando ed essere iscritti all´albo, punto e basta, questo è per me partecipare al bando ed essere inclusi nell’albo. Tutte le altre cose che sono nei due dispositivi, secondo me, non hanno alcun senso. Peraltro, aggiungo che, per quanto riguarda il primo punto, non mi risulta che esistano enti religiosi con personalità giuridica riconosciuta dal Ministero dell´Interno presenti nel territorio comunale, quindi il primo capoverso è del tutto inutile; il secondo capoverso, invece, è proprio sbagliato, e lo dico anche all´assessore Majorino, non si tratta di instaurare rapporti istituzionali con le religioni, a parte che i ministri di culto nella religione islamica non esistono, e già per questo è un atto discriminatorio e penalizzante, ma io non accetto, come ho detto l’altra volta, e non voterò mai un provvedimento in quest’Aula che ritengo anticostituzionale. Grazie.
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie.
    Omissis

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