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  • 27 ottobre 2014 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 OTTOBRE 2014 - Sentenza di assoluzione nei confronti del socio di minoranza di SEA.

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 OTTOBRE 2014
    omissis

    PRESIDENTE RIZZO: La parola al consigliere Biscardini.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Volevo sottolineare quando ci sono notizie positive, il fatto che questo Consiglio Comunale forse dovrebbe prenderne atto. Il Corriere della Sera del 25 ottobre, sul caso della sentenza SEA dice: “Assolto Gamberale. Non ci fu nessuna gara truccata”. A me sembra una notizia straordinaria, visto che per qualche anno siamo stati in quest’Aula a litigare sull’ipotesi che quella gara fosse una gara truccata, fosse una gara fraudolenta, che F2I fosse un socio addirittura indesiderato dal Consiglio Comunale di Milano e dalla Giunta di Milano. Mi ricordo la discussione fatta nella notte del 10 dicembre del 2012, quando prospettando o essendo aperta l’ipotesi che F2I potesse acquistare anche le azioni della Provincia, molti in questo Consiglio Comunale gridarono allo scandalo perché non poteva una persona incriminata andare all’acquisto di altre azioni, dopo averne acquistate, secondo alcuni, in modo fraudolento una parte precedentemente dal Comune.
    Voglio dire che finalmente abbiamo una sentenza del Palazzo di giustizia che intanto dice che F2I non ha truccato la gara, che Gamberale non era un delinquente e che la procedura con la quale il Comune ha seguito la vicenda del bando, e che poi le azioni sono state acquistate da F2I, è stata una procedura normale e corretta.
    Uso questo argomento non per associarmi alle dichiarazioni di Gamberale che lascia a lui la responsabilità di averle fatte, ma sentendo la responsabilità di quella parte della dichiarazione di Gamberale, nella quale dice: “Ma come, il Comune che doveva essere in qualche modo grato all’intervento della nostra società...”, che in un momento difficile del bilancio comunale era intervenuto per risolvere anche con l’acquisto di SEA un problema che ricadeva sul bilancio del Comune di Milano, ha avuto in quegli anni solo un atteggiamento diffidenza fino all’ingratitudine che è stata più volte manifestata. Mi ricordo, proprio il 10 dicembre del 2012, di essere intervenuto in quest’Aula, era una notte tarda, dove invitavo la Giunta e il Consiglio a difendere la società SEA e, in quanto soci maggioritari di quella società, di non buttare troppo fango sui soci privati, sui propri soci di quella società perché questo avrebbe potuto soltanto danneggiare la società stessa, quindi facevamo un lavoro di cattivo servizio a noi stessi e dovevamo essere un po’ più responsabili, attendendo eventualmente le sentenze del Tribunale che al momento opportuno si sarebbero espresse intorno a questa vicenda.
    Tengo oggi ad intervenire su questo perché spesso questo Consiglio, qualche volta anche gli Assessori, si lasciano prendere la mano da interpretazioni varie, escono dalla sfera del diritto e dello stato di diritto che deve aspettare le sentenze prima di esprimere giudizi e oggi abbiamo la fortuna di avere un socio che è stato assolto, anzi prosciolto da Palazzo di giustizia. Quindi abbiamo anche la fortuna di vivere in una società e di essere soci della SEA, nella quale possiamo non diffidare del nostro socio di minoranza.
    omissis

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