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Associazione Riaprire i Navigli



  • 28 settembre 2005 - Atto n. 1-00362 - Rivendicazioni dei lavoratori del gruppo COS-Atesia

    Seduta n. 872

    FALOMI , DI SIENA , BATTAFARANO , BONFIETTI , DONATI , CORTIANA , MALABARBA , SODANO Tommaso , PAGLIARULO , MARINO , COMPAGNA , PEDRINI , STANISCI , LONGHI , ROLLANDIN , BATTAGLIA Giovanni , BISCARDINI , CREMA , DE PETRIS , PIZZINATO , D´ANDREA , VITALI , RIPAMONTI , BOCO , MAGISTRELLI , BETTA , PETERLINI , FORMISANO , DONADI , VIVIANI , VICINI , BRUTTI Paolo , FLAMMIA , DI GIROLAMO , BRUNALE , MARTONE , GRUOSSO , PASQUINI , VISERTA COSTANTINI , BARATELLA , MONTALBANO , TONINI , PIATTI , BONAVITA , CALVI , ROTONDO , DATO , PILONI , MACONI , CHIUSOLI , GASBARRI , IOVENE , GARRAFFA , BASSO , CADDEO , MASCIONI , FASSONE , DALLA CHIESA , MONTICONE , DETTORI , ZANDA , GIARETTA , BASTIANONI , GUERZONI , PASSIGLI

    Il Senato,

    premesso che:

    il Gruppo COS-Atesia in questi ultimi anni è fortemente cresciuto passando da un fatturato di 90 milioni di euro nel 2002 ai 210 milioni di euro del 2004 ed oggi, in società con alcune delle principali aziende italiane (Telecom, Fiat, Alitalia), può essere definito come il gruppo leader nel business della gestione in out-sourcing di servizi telefonici che vanno dal telemarketing, all’assistenza clienti, ai numeri verdi;

    come COS-Atesia anche le principali aziende committenti (Telecom, Tim, Wind, banche e assicurazioni) stanno registrando una crescita costante di fatturato e di utili netti (i profitti della sola Telecom nel 2003 sono cresciuti del 18%);

    nel corso del 2005, il Gruppo COS ha acquistato la Finsiel ed in partnership con la KPGM (una multinazionale che interviene nel campo della consulenza finanziaria) ha vinto la gara d’appalto per la gestione e lo sviluppo del sistema informatico delle amministrazioni centrali dello Stato fino al 2008;

    il gruppo COS impiega attualmente 15.000 lavoratori e lavoratrici, contro le 5.000 unità del 2002, tra i quali la stragrande maggioranza è legata all’azienda attraverso rapporti di lavoro estremamente precari e discontinui;

    nel call center Atesia di Roma è stato proposto ai circa 4.300 “collaboratori” un improbabile percorso di stabilizzazione del rapporto di lavoro, da realizzarsi attraverso contratti di inserimento, apprendistato e di lavoro a progetto (pari a 370 euro al mese);

    i conseguenti bassi salari avranno un effetto drammatico sulle condizioni economiche e sociali di queste migliaia di lavoratori, con un evidente danno a tutta la collettività;

    lo scorso 22 luglio quattro lavoratori da tempo impegnati in azienda nelle molte battaglie sindacali per ottenere il riconoscimento dell’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e delle prerogative sindacali previste dallo Statuto dei Lavoratori sono stati licenziati dall´Atesia;

    le lavoratrici e i lavoratori di Atesia sono entrati ormai da molte settimane in stato di agitazione per chiedere la trasformazione di tutti i contratti di lavoro precario in contratti a tempo indeterminato a full time o part time, l’inquadramento nei termini della professionalità acquisita nel corso degli anni, l’applicazione delle leggi sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, il blocco ai processi di esternalizzazione e alla cessione di rami di azienda, salari dignitosi e diritti sindacali per tutti;


    considerato che:

    in occasione della cessione del gruppo Finsiel da parte di Telecom Italia al gruppo COS questa Aula parlamentare ha discusso ed approvato una mozione per la tutela dell’occupazione e della dignità del lavoro;

    a seguito dei licenziamenti avvenuti il 22 luglio il Comune di Roma, la Provincia e la Regione hanno esercitato pressioni sul gruppo COS affinché reintegrasse i lavoratori ingiustamente licenziati, senza ottenere nessun risultato;

    in data 22 settembre 2005 il Consiglio Comunale di Roma ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno delle lotte dei lavoratori Atesia e per il reintegro di quelli ingiustamente licenziati,

    impegna il Governo:

    ad intervenire direttamente presso i vertici del gruppo COS-Atesia per sostenere la richiesta di reintegro immediato per i quattro lavoratori licenziati dall’azienda lo scorso 22 luglio;

    ad intraprendere, unitamente alle istituzioni locali già impegnate in questa vertenza, ogni utile iniziativa per chiedere ai vertici del gruppo COS-Atesia l’apertura di un tavolo istituzionale, allargato a tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda, che affronti la grave situazione di precarietà pervenendo ad una rapida stabilizzazione dei contratti di lavoro;

    a sensibilizzare i vertici del gruppo COS-Atesia affinché pervengano alla stesura di un piano industriale che sia capace di promuovere il rilancio del settore delle telecomunicazioni in Italia superando un’idea miope di sviluppo basata unicamente sulla speculazione finanziaria e sulla rendita immobiliare che sta fortemente depauperando un settore strategico per l’economia nazionale.

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