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							| MILANO. L’UNITA’ DELLA COALIZIONE NON PUO’ ESSERE DIFESA SOLTANTO DAI SOCIALISTI - Lunedi, 7 Novembre 2005 | 
						 
						
							“E’ sempre più urgente un incontro dell’Unione milanese per chiarire in fretta il significato politico della candidatura di Bruno Ferrante e per ricostruire un clima diverso nella coalizione.”
 Lo ha dichiarato il Sen. Roberto Biscardini, che interpellato dalla stampa ha aggiunto: 
 “Continuiamo a leggere interpretazioni diverse sulla sua candidatura a sindaco, dichiarazioni fra loro contraddittorie e scomposte, che meritano di essere discusse e portate all’attenzione di tutti i partiti del centrosinistra. Non si può pretendere di tenere insieme una coalizione, che ha di fronte a sé una dura battaglia, se i partiti maggiori alimentano confusione e ambiguità. Intorno a questa decisione si stanno agitando tante mosche cocchiere e tanti sedicenti riformisti a targhe alterne.  
 Nando dalla Chiesa si attribuisce il merito di aver convinto l’ex prefetto a scendere in campo. E’ una strana storia, che è bene che la Margherita chiarisca al suo interno come all’esterno, anche perché dai giornali avevamo appreso che la scelta di Ferrante era avvenuta ad opera di Rutelli e Fassino, quindi di Margherita e Ds insieme.
 Per la sua candidatura non ci sarebbero state ingerenze romane diversamente da quelle che secondo la Margherita ci sarebbero state nel caso di Veronesi e che sarebbero state la causa del suo fallimento, ma  Rutelli e Fassino non sono appunto i segretari nazionali di Margherita e Ds?. 
 Dopo la discesa in campo di Ferrante, Di Pietro, paladino della democrazia e difensore delle primarie, sostiene che le primarie non sono più necessarie e chi è stato a lungo contrario ad un’eventuale lista civica di Veronesi, adesso è favorevole alla lista civica dell’ex prefetto. 
 Per non parlare di Scalpelli, che paragona Ferrante a Carlo Tognoli. 
 Mi permetto di dare un consiglio: se si vuole evitare di perdere per la quarta volta e se non si vuole danneggiare oltre misura la candidatura di Ferrante, è bene ricordarsi che l’unità della coalizione è un bene prezioso per tutti, che non può essere difeso soltanto dai socialisti.”
 
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